Roma, 5 dicembre – La recente riforma del test di medicina, introdotta dal governo Meloni e dalla ministra Bernini, sta sollevando un acceso dibattito. Marianna Ricciardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera, ha espresso forti critiche in merito ai risultati del primo turno del semestre-filtro.
Secondo Ricciardi, il tasso di bocciature, pari al 90%, non può essere attribuito a una presunta “impreparazione diffusa” degli studenti. Piuttosto, rappresenta la conseguenza di una riforma definita “improvvisata e priva di investimenti significativi”. Tra le problematiche evidenziate vi sono lezioni spesso online, l’assenza di tutoraggio e tempi ridotti per la preparazione degli esami.
La deputata pentastellata denuncia anche irregolarità durante le prove, come l’uso di cellulari e una vigilanza insufficiente. A suo avviso, il semestre-filtro rischia di ridurre drasticamente il numero di futuri medici, aggravando una situazione già critica per il sistema sanitario nazionale.
Ricciardi conclude accusando il governo di aver illuso migliaia di famiglie con promesse propagandistiche sull’abolizione del numero chiuso, definendo il semestre-filtro un “fallimento programmato”.
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