Dal 2027, il sistema previdenziale italiano subirà un’importante modifica con l’aumento graduale dei requisiti per l’accesso alla pensione, legato all’aspettativa di vita. La Manovra 2026 prevede un innalzamento di tre mesi per l’età pensionabile, portandola a 67 anni e tre mesi. Anche la pensione anticipata subirà variazioni: per gli uomini saranno richiesti 43 anni e un mese di contributi, mentre per le donne 42 anni e un mese.
Tuttavia, questa misura non riguarderà i lavoratori impegnati in mansioni usuranti e gravose. Per queste categorie, la normativa consente un accesso agevolato alla pensione, mantenendo requisiti invariati. Tra i lavori usuranti rientrano attività in condizioni fisiche particolarmente difficili, come minatori, operai in spazi ristretti o ad alte temperature, e turnisti notturni. I lavoratori gravosi, invece, potranno continuare a beneficiare di strumenti come l’APE Sociale e la Quota 41 per i precoci.
Queste eccezioni mirano a tutelare chi svolge professioni fisicamente impegnative, garantendo un giusto equilibrio tra lavoro e diritto al riposo. La Manovra è ora attesa per definire i dettagli applicativi delle nuove disposizioni.
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