Il governo italiano sta considerando un importante intervento fiscale: la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi compresi tra i 28.000 e i 60.000 euro. Questa misura, che potrebbe essere inclusa nella prossima Legge di Bilancio, interessa circa 13,6 milioni di contribuenti situati nel secondo scaglione Irpef.
L’obiettivo principale è sostenere il ceto medio, offrendo un risparmio fiscale progressivo. Per esempio, chi guadagna 30.000 euro annui vedrebbe un alleggerimento di circa 40 euro, mentre per redditi di 60.000 euro il beneficio salirebbe a 1.440 euro, pari a 120 euro mensili. Tuttavia, il vantaggio si limita ai redditi fino a 60.000 euro, rendendo l’impatto sui redditi più bassi minimo.
Il costo complessivo della misura potrebbe oscillare tra i 3,5 e i 4 miliardi di euro l’anno. Secondo Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa, questa iniziativa rappresenta un segnale politico significativo per il ceto medio, ma necessita di un approccio più ampio per affrontare la pressione fiscale generale. Senza interventi strutturali, il rischio è che la riforma rimanga parziale, senza incidere realmente sulla crescita economica e sui consumi interni.
Leggi anche:
Pensioni INPS ottobre 2025, verifica il rimborso e la rivalutazione
Segui i canali social di InformazioneScuola
InformazioneScuola, grazie alla sua serie e puntuale informazione è stata selezionata dal servizio di Google News , per restare sempre aggiornati sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.
Iscriviti al gruppo WhatsApp
Iscriviti alla nostra pagina Facebook


