Negli ultimi anni in Italia la povertà assoluta è cresciuta raggiungendo nel 2023 “livelli mai toccati negli ultimi 10 anni” secondo l’ultimo rapporto annuale pubblicato dall’Istat. I dati mostrano che le famiglie in condizione di povertà assoluta sono oggi 2,3 milioni, con un incremento di 683 mila unità rispetto al 2014. A essere maggiormente colpite sono le fasce di popolazione in età lavorativa e i loro figli.
Preoccupante il record negativo dei minorenni in povertà, 1,3 milioni nel 2023, con un’incidenza del 14%. L’Istat evidenzia inoltre come negli ultimi anni si sia assistito a un impoverimento generalizzato delle famiglie italiane, ma che il calo sia stato più forte per i ceti bassi e medio-bassi.
Altro dato allarmante riguarda l’aumento dei “lavoratori poveri”, con un incremento di 2,7 punti percentuali tra il 2014 e il 2023. Colpite soprattutto le categorie più vulnerabili come gli operai, con un aumento della povertà dal 9% al 14,6% nel periodo considerato. L’Istat sottolinea inoltre il crollo del potere d’acquisto dei salari, cresciuti del solo 4,7% tra il 2021 e il 2023 contro un’inflazione del 17,3%.
Se da un lato la crescita del Pil sta recuperando i livelli pre-crisi, dall’altro permangono ampie disparità territoriali, con Centro, Isole e Sud ancora indietro rispetto al Nord. In generale l’Italia continua ad ampliare il divario con la media UE in termini di occupazione e produttività.
Leggi anche:
Stipendio di maggio 2024, confermato il “bonus mamme”
Mobilità docenti 2024/25 ecco perché si è stati scavalcati da colleghi con punteggio inferiore
Segui i canali social di InformazioneScuola
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola
Iscriviti al gruppo whatsapp
Iscriviti alla nostra pagina Facebook