La censura può esercitarla chi governa e non chi protesta

Cos’è la Censura?
La censura è uno strumento di controllo che può essere utilizzato da chi blocca il potere di limitare la libertà di espressione e di informazione. Nella maggior parte dei casi, sono i governi e le autorità ad esercitare la censura, imponendo restrizioni su ciò che può essere pubblicato, trasmesso o discusso rilasciato.

Tuttavia, è importante sottolineare che la censura non può essere applicata a chi protesta pacificamente contro il potere costituito. La libertà di manifestare il proprio dissenso è un diritto fondamentale in una società democratica e fa parte del processo di controllo e di critica dell’operato delle istituzioni.

Coloro che scendono in piazza per esprimere il proprio punto di vista su questioni politiche, sociali o economiche non possono essere censurati o puniti per questo. Al contrario, le autorità hanno il dovere di garantire la sicurezza dei manifestanti e di permettere loro di esercitare il proprio diritto di protesta, nel rispetto della legge e dell’ordine pubblico.

La censura e la protesta

La censura, quando applicata a chi protesta, diventa uno strumento di repressione e di negazione della democrazia. Essa mira a silenziare le voci critiche, a impedire il confronto e il dibattito pubblico e a mantenere lo status quo, a prescindere dalla correttezza delle azioni del potere.

La protesta è perfino ovvio che non è censura, ma protesta. La contestazione rumorosa, organizzata, resta sempre protesta. E’ necessario precisarlo perché i media in questi giorni stanno raccontando un’altra verità.

In conclusione, la censura è un fenomeno che deve essere contrastato e denunciato, soprattutto quando viene utilizzato per limitare la libertà di espressione e di protesta. Solo in una società aperta e pluralista, in cui tutti possono esprimere liberamente le proprie idee e manifestare il proprio dissenso, si può realizzare una vera democrazia.

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