Secondo un recente studio dell’Ufficio Economia della Cgil, il sistema tributario italiano evidenzia profonde disparità tra lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi. A parità di reddito, i dipendenti e i pensionati pagano imposte quasi doppie rispetto agli autonomi. Su un reddito annuo di 35.000 euro, un dipendente versa 6.898 euro di tasse, un pensionato arriva a 8.413 euro, mentre un autonomo in regime di flat tax paga solo 4.095 euro.
La Cgil ha inoltre sottolineato come il fenomeno dell’evasione fiscale nel lavoro autonomo rappresenti una problematica rilevante. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il tax gap nel settore autonomo raggiunge il 66,8%. Se venisse applicata l’Irpef ordinaria agli autonomi in regime agevolato, il gettito fiscale crescerebbe di oltre 5 miliardi di euro.
Un ulteriore punto critico riguarda l’assenza di addizionali regionali e comunali per gli autonomi in flat tax, penalizzando il finanziamento di servizi essenziali come sanità e trasporti. La Cgil chiede un intervento strutturale per garantire maggiore equità fiscale e rafforzare i servizi pubblici, oggi fortemente sotto pressione.
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