Occorre cambiare pagina nei comparti della conoscenza. Le controriforme della Gelmini, la legge Brunetta e la privatizzazione dei saperi devono essere cancellati aprendo una stagione nuova per scuola, università e ricerca.
Per questa ragione la FLC CGIL propone di investire 4 miliardi di euro annui per allineare la spesa per istruzione e ricerca alla media europea. Le nostre priorità sono:
- più occupazione
- superamento della precarietà
- investimenti in infrastrutture
- rinnovo del contratto nazionale
- liberare la contrattazione decentrata dai vincoli assurdi della legge Brunetta
- obbligo d’istruzione per tutti a 18 anni
- diritto allo studio
- miglioramento qualitativo dei sistemi di formazione, istruzione e ricerca pubblici.
Chiediamo alla Ministra Carrozza di aprire una larga consultazione pubblica per individuare quelle scelte necessarie a fare della conoscenza il riferimento centrale per cambiare un modello di sviluppo ormai al capolinea. La piena e buona occupazione sono l’obiettivo centrale dei prossimi mesi per rilegittimare socialmente l’investimento in istruzione.
Attendiamo i fatti perché siamo stanchi delle parole. La nostra mobilitazione continuerà e si allargherà perché questi anni ci hanno insegnato che senza lotte e senza autonomia del sindacato non ci possono essere risultati concreti.