La formazione professionale torna al centro del dibattito sul futuro del Made in Italy. Durante la conferenza intitolata *”La formazione professionale come motore del Made in Italy: strategia, competenze e sviluppo sostenibile ed inclusivo”*, organizzata da Scuola Centrale Formazione (SCF) presso la Sala della Regina della Camera dei deputati, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, ha sottolineato l’importanza strategica di investire in una filiera formativa tecnologico-professionale.
“La IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) è una priorità per il Governo”, ha dichiarato Frassinetti, spiegando come la recente riforma del settore rappresenti un passo cruciale per rafforzare un modello formativo capace di valorizzare talenti, competenze e orientamento. Questo approccio, ha aggiunto, si basa su una piena sinergia tra territori, imprese e Regioni, con l’obiettivo di creare opportunità concrete per i giovani italiani.
Una scuola come ascensore sociale
Frassinetti ha ribadito la necessità di trasformare la scuola in un vero “ascensore sociale”, un luogo che non solo garantisca inclusività, ma che permetta ai talenti di emergere e di contribuire al progresso del Paese. “Investire in una formazione di qualità significa unire cultura generale, competenze tecniche e percorsi inclusivi”, ha affermato. Questo modello punta a non lasciare indietro nessuno e a fornire le competenze necessarie per affrontare il mercato del lavoro moderno.
Un impegno per il futuro del Made in Italy
Il Made in Italy, simbolo di eccellenza riconosciuto a livello globale, richiede competenze specializzate e una visione strategica per mantenere la sua competitività. La formazione professionale diventa così un motore fondamentale per garantire innovazione e sostenibilità, due pilastri imprescindibili per il futuro economico del Paese.
SCF, promotore dell’evento, ha ribadito il suo impegno nel supportare iniziative che favoriscano lo sviluppo sostenibile e inclusivo attraverso percorsi formativi mirati. La collaborazione tra istituzioni, imprese e centri educativi rappresenta il cuore pulsante di questa strategia.
Un impegno condiviso
Il messaggio di Frassinetti è chiaro: “Continueremo a lavorare in questa direzione con convinzione e responsabilità”. La riforma della filiera formativa tecnologico-professionale non è solo un obiettivo politico, ma una necessità per garantire ai giovani italiani un futuro prospero e alle imprese le competenze necessarie per affrontare le sfide globali.
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