Primi incontri con i sindacati: la ministra Fedeli non avrà la laurea però si muove bene
La polemica (mica tanto sterile) del titolo di studio della ministra all’Istruzione ha forse messo in secondo piano le capacità , peraltro da lei stessa rivendicate, della ministra Fedeli.
L’eredità lasciatale dall’ex ministra Giannini non è di poco conto e per di più si tratta di un’eredità scottante che ha visto l’intera scuola schierata a favore del NO al referendum.
La neo ministra all’Istruzione è chiamata alla discontinuitÃ
Chiamata alla discontinuità si, ma che stravolga la linea politica del PD di Renzi in materia di istruzione abbiamo più di qualche dubbio.
Tuttavia i primi passi della Fedeli sembrano corretti:
- Ha già convocato i sindacati ed ha analizzato i dossier frutto dei confronti con le controparti.
- Incontrerà le associazioni dei docenti e sembra intenzionata ad analizzare meglio alcuni punti della devastante legge 107 quali mobilità e chiamata diretta su tutti.
Le sigle sindacali chiedono di modificare le sturture della legge 107 con i rinnovi dei contratti sia con quello relativo alla mobilità 2017, sia con quello di categoria.
A giudicare dalle prime dichiarazioni dei rappresentanti sindacali sembra che da parte del ministro vi sia la disponibilità necessaria per rivedere alcune storture introdotte dalla legge cosiddetta buona scuola.