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La nascita del governo Draghi e lo spettro dell’effetto Monti

La nascita del Governo Draghi porta con sé un timore enorme: la paura che possano tornare i tagli di Monti e della Fornero. Va detto però che le condizioni sono diverse rispetto a quelle lasciate dal nefasto governo Berlusconi, Lega e il resto del centro-destra.

Il governo Conte ha saputo tenere a bada lo spread, ma ha dovuto fare, come del resto molti altri stati, debito pubblico per far fronte ai danni della pandemia. Debiti che in parte saranno pagati dalla crescita figlia dell’impiego del recovery fond, ma se queste risorse non arriveranno a pagarli per forza di cose saranno gli italiani.

E come? La risposta è quanto mai semplice, con i tagli. I soliti tagli che andranno a colpire i soliti settori: scuola, sanità, stato sociale, sparirà il Reddito di Cittadinanza, spariranno i sussidi, sparirà quota 100 e si punterà alla crescita finanziando i soliti settori.

Solo gli stolti non capiscono che i ritardi figli da una crisi inspiegabile ricadranno su tutti noi e chi elogia la mossa da “demolition man” di Renzi probabilmente non si rende conto in che guaio si è cacciato.

La continuità politica del governo Conte era utile a portare a casa le risorse, risorse che rischiamo di perdere. per i ritardi di cui sopra, ma qualcuno è contento così.

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