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La ritorsione scolastica per chi dissente.

Quando finirà la meschina pratica punitiva nelle scuole italiane nei confronti di chi dissente, esprimendo legittimamente con il voto la propria opinione e non si conforma al pensiero unico?
Quando la si smetterà di punire con orari bizzarri o con ore di potenziamento/ tappabuchi i docenti scomodi?
Scomodi e colpevoli solo perché esprimono il loro parere contrario a delibere proposte/ imposte in collegio, o perché riflettono sull’illegittimità di alcune pratiche, perché non accettano incarichi aggiuntivi o perché semplicemente esprimono la loro opinione su ciò che non va.
Nelle scuole ogni opinione, ogni critica, ogni forma di pensiero divergente rispetto al volere del DS espresso attraverso lo Staff deve essere represso. Reprimi uno per educarne 100.
Puntuale la ritorsione arriva sempre, quando non ci si conforma al pensiero unico, quando non si tace e non si acconsente a tutto, tutti a dire si per terrore, per opportunismo, per non disturbare il manovratore e in tutto questo le RSU spesso sono proprio dalla parte del manovratore e non del lavoratore.
E allora il clima a poco a poco diventa esacerbato, la scuola sta diventando un luogo in cui la democrazia e la libertà sta morendo.
Lo scontro se c’è si deve mettere in conto di essere idolati e perdenti.
Il tutto nonostante tutte le buone intenzioni e la gran voglia di svolgere legittimamente il proprio lavoro.
Questo finirà? Questo potrà mai finire? È una vergogna tutta italiana che nessuno denuncia e di cui stampa e TV poco si occupano.
Noi di SBC lo faremo sapere e lo faremo sapere anche in altri Paesi d’Europa.

Libero Tassella SBC

 

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