Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) solleva un tema cruciale per il mondo scolastico: il divieto dell’uso degli smartphone in aula e la crescente dipendenza digitale tra i giovani. Secondo studi recenti, il fenomeno è allarmante: il 30% degli studenti in Sicilia soffre di dipendenza da smartphone, mentre il 90% dei giovani tra i 16 e i 35 anni manifesta sintomi come ansia da notifica e perdita di sonno.
Di fronte a questi dati, il CNDDU sottolinea che il divieto non può essere una misura isolata, ma deve inserirsi in un progetto educativo più ampio. La normativa attuale prevede sanzioni proporzionate e orientate alla rieducazione, ma è fondamentale affiancare percorsi di prevenzione e recupero. L’educazione digitale, il supporto psicologico e la collaborazione tra scuola, famiglie e istituzioni sono essenziali per promuovere una cittadinanza digitale responsabile.
Il CNDDU invita a trasformare il divieto in un’opportunità educativa, puntando su alfabetizzazione digitale, consapevolezza critica e resilienza emotiva. Solo così le scuole potranno affrontare le sfide della dipendenza tecnologica con umanità e rigore pedagogico.
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