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L’analisi: dati provinciali sciopero 30 maggio risultati differenziati legati al livello di mobilitazione

Tenete conto che il dato nazionale è solo quello che conta in uno sciopero , ma il dato provinciale dimostra come in vario modo hanno lavorato i territoriali dei sindacati e le RSU di scuola anche perché la mobilitazione per uno sciopero si costruisce man mano all’interno delle province e delle scuole e c’erano quasi 4 settimane di tempo per propagandare lo sciopero, che purtroppo è stato boicottato nelle scuole come più volte abbiamo detto.

Dalla preparazione di uno sciopero non si può prescindere per un pachiderma di un milione e duecentomila lavoratrici e lavoratori, peraltro caratterizzati da individualismo, passività e da scarsa appartenenza categoriale.

Ecco perché io credo che scioperi dichiarati e non preparati siano tutti destinati a fallire miseramente, come ad esempio quello del 6 maggio.

Gli scioperi non basta dichiararli, bisogna costruirli con un lungo lavoro di preparazione , basta vedere quello storico del 2015.

Aggiungo comunque che deve cambiare la mentalità di chi pensa che la lotta sia inutile, di chi pensa che tutto gli sia dovuto, restando passivo o possa autoassolversi, la colpa della mancata riuscita dello sciopero è solo degli insegnanti ma anche degli ATA, come dimostra la tabella divisa per categorie di scioperanti, questi si sono tirati ancora una volta fuori dallo sciopero , non sapendo che le nuove riforme avranno un riflesso pesante anche sul loro lavoro.

I D.S. come si legge nella tabella sono stati del tutto estranei allo sciopero io direi anche ostili, le loro associazioni non solo hanno espresso apprezzamento per il DL 36 di cui lamentano solo la mancata previsione del middle management, ma hanno criticato lo sciopero del 30 maggio e dopo lo sciopero con il presidente dell’ANP Giannelli hanno parlato di fallimento dello sciopero, definendolo inopportuno anzi i rappresentanti della dirigenza andavano oltre, considerando lo sciopero inutile ed antiquato, sembrava di ascoltare certi commenti di insegnanti che non hanno scioperato e che per settimane sui social si sono scagliati contro lo sciopero e i sindacati che lo avevano indetto.

Libero Tassella SBC

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