La recente decisione di una dirigente scolastica di Ferrara di escludere dalle gite gli studenti con una media inferiore al 7 ha riacceso il dibattito sull’accessibilità delle attività formative extrascolastiche. Il motivo? Limitare la spesa complessiva a 140mila euro. Ma questa scelta, secondo Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), è profondamente discriminatoria.
“La scuola deve essere inclusiva. Escludere gli studenti in base al rendimento o alla condizione economica non è accettabile,” ha dichiarato Piccolotti. L’esponente della Commissione Cultura ha inoltre sottolineato come i costi delle gite siano ormai insostenibili per molte famiglie, con un terzo degli studenti impossibilitato a partecipare, sentendosi escluso.
Pur avendo il Ministro Valditara inizialmente stanziato 50 milioni di euro per agevolare i viaggi d’istruzione, questi fondi sono stati successivamente destinati alle scuole private, aggravando le difficoltà delle famiglie più vulnerabili.
Piccolotti richiama l’attenzione sulla proposta di legge di Avs per rifinanziare il fondo destinato alle famiglie in difficoltà, ribadendo che il viaggio d’istruzione è parte integrante dell’offerta formativa e non può essere un privilegio per pochi.
Un appello chiaro: la scuola deve tornare a essere un luogo di uguaglianza e opportunità per tutti.
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