Sono l’amministratrice del gruppo Facebook “LAVORATORI FRAGILI & INIDONEI”
https://www.facebook.com/groups/lavoratori.fragili.inidonei/?ref=share
formato da lavoratori oncologici, immunodepressi, trapiantati, genitori con figli disabili gravi, etc… etc…
Abbiamo scritto a tutti i Parlamentari di Camera e Senato, presentando un emendamento strutturale a tutela dei lavoratori fragili, caregivers e genitori con figli disabili gravi.
Le persone con disabilità hanno bisogno di certezze e non di pseudo-tutele, che il Governo ci “offre” di tanto in tanto ed in modo discontinuo.
Per questo abbiamo proposto al Governo Meloni il seguente emendamento a tempo indefinito:
*Modifiche alla legge 22 maggio 2017, n. 81*
1. Alla legge 22 maggio 2017, n. 81, sono apportate le seguenti
modificazioni:
Articolo 18:
Il comma 3-bis è sostituito dal seguente: «3-bis. I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti a stipulare gli accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile, qualora la prestazione di lavoro sia eseguibile in modalità agile, anche attraverso un cambio mansione, a condizione che tale modalità non comporti maggiori oneri per l’erario, richiesta dai lavoratori con figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, dai lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 o che siano affetti da una condizione di immunodepressione primaria o acquisita oppure che siano affetti da esiti di patologia oncologica e dai lavoratori che siano caregivers ai sensi dell’articolo 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. La condizione di immunodepressione primaria o acquisita o gli esiti di patologia oncologica devono essere certificati dal medico specialista dipendente o convenzionato con il S.S.N. che ha in cura la lavoratrice o il lavoratore. I datori di lavoro pubblici e privati concedono almeno il cinquanta per cento della prestazione lavorativa in modalità agile ai lavoratori senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ai lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 o che siano affetti da una condizione di immunodepressione primaria o acquisita oppure che siano affetti da esiti di patologia oncologica ed ai lavoratori caregivers ai sensi dell’articolo 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Inoltre, i datori di lavoro pubblici e privati concedono almeno il trenta per cento della prestazione lavorativa in modalità agile ai lavoratori con figli fino a dodici anni di età . L’eventuale diniego formulato dal datore di lavoro del pubblico impiego e del privato dovrà essere motivato per iscritto. Il datore di lavoro dovrà fornire la prova dell’incompatibilità dell’adozione della modalità di lavoro agile in favore dei lavoratori di cui al presente comma ed al presente articolo rispetto all’organizzazione aziendale ed all’effettivo svolgimento della mansione assegnata alla lavoratrice ed al lavoratore. Il datore di lavoro dovrà , altresì, fornire congrua motivazione dell’eventuale sproporzione o eccessivo onere che egli dovrebbe sostenere per consentire l’adozione della suddetta tipologia di svolgimento dell’attività lavorativa.
La lavoratrice o il lavoratore che richiede di fruire del lavoro agile non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro. Qualunque misura adottata in violazione del precedente periodo è da considerarsi ritorsiva o discriminatoria e, pertanto, nulla».
Gentile Redazione, spero possiate divulgare questo emendamento scritto da me e da un altro componente del G.F.
“LAVORATORI FRAGILI & INIDONEI”.
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