HomeScuolaLe intenzioni ci sono, mancano le risorse, la dura legge dei numeri

Le intenzioni ci sono, mancano le risorse, la dura legge dei numeri

La verità è che la coperta è corta e le casse  sono vuote. Nonostante le buone intenzioni il governo dovrà fare i conti con la dura legge dei numeri. Numeri ereditati da anni di mala politica  che hanno prodotto solo un aumento sproporzionato del debito pubblico e svuotato le casse dello Stato.

In VII commissione sia i parlamentari della Lega che quelli del M5S hanno portato sul tavolo diversi provvedimenti che se attuati risolverebbero numerosi problemi che si trascinano da anni, ma nelle casse ci sono solo 250 mln di Euro, pochi, pochissimi.

Occorre trovare altre risorse per realizzare quanto in programma, ovvero il potenziamento dell’organico per la scuola dell’infanzia, esclusa dalla riforma della Buona scuola del governo Renzi, e il tempo pieno al Sud.

Politica scolastica, mancano le risorse per il salto di qualità

Non è l’unico provvedimento, ci sono anche le sezioni primavera che vanno consolidate, per farlo occorrono 8 mila docenti e 300 milioni di euro, ci accontenteremo solo di 2 mila nuovi posti, così come non si potranno soddisfare le richieste del tempo pieno al Sud.

Forse non si potrà intervenire nemmeno per ridurre le classi pollaio, anche qui le risorse non sono sufficienti, ma dal governo stanno facendo di tutto per trovarle e dare un segnale di cambiamento alle ultime politiche in materia scolastica che hanno registrato solo tagli pesanti all’intero comparto.

Stesso tipo di ragionamento va fatto per il rinnovo del contratto degli statali, anche qui si sta cercando di racimolare quante più risorse possibili per garantire un aumento dignitoso, che ribadiamo per noi è di almeno 200 Euro al mese, ma temiamo che non sarà possibile, lo evidenziava proprio ieri su queste pagine Libero Tassella.

 

 

 

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