Roma – Le occupazioni scolastiche continuano a suscitare forte preoccupazione tra i dirigenti scolastici romani. L’Associazione Nazionale Presidi (ANP) di Roma e del Lazio ha espresso, tramite una lettera, il proprio dissenso verso un fenomeno che, negli ultimi anni, ha causato danni per centinaia di migliaia di euro alle strutture scolastiche, senza che i responsabili siano stati identificati.
Cristina Costarelli, presidente di ANP Lazio, e Mario Rusconi, presidente di ANP Roma, hanno sottolineato come queste situazioni creino un clima di illegalità e confusione, ostacolando il diritto allo studio della maggioranza degli studenti. “Le occupazioni non solo danneggiano le scuole, ma privano i giovani di un’educazione responsabile e costruttiva”, si legge nella lettera.
I presidi ribadiscono la necessità di un intervento deciso da parte delle autorità per identificare le minoranze responsabili e garantire un ambiente scolastico sicuro. La proposta dell’ANP punta a promuovere una scuola basata su partecipazione, dialogo e regole condivise, valorizzando il ruolo degli studenti e dei docenti.
L’appello si conclude con una ferma condanna delle occupazioni come pratica che mina il vivere civile e il diritto all’istruzione, chiedendo soluzioni concrete per tutelare la comunità scolastica.
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