La Legge di Bilancio 2026 si preannuncia come una manovra all’insegna della prudenza, con il Governo Meloni impegnato a definire interventi mirati in un contesto economico nazionale e internazionale complesso. Tra le misure più discusse, spiccano la rottamazione delle cartelle esattoriali e un possibile taglio dell’aliquota Irpef per il secondo scaglione.
La rottamazione, già al vaglio del Senato, riguarderebbe le cartelle affidate all’agente di riscossione tra il 2000 e il 2023, prevedendo il pagamento della somma originaria senza interessi né sanzioni, con una dilazione fino a 120 rate. Sul fronte Irpef, si ipotizza una riduzione dell’aliquota dal 35% al 33% e un ampliamento della platea dei contribuenti con redditi fino a 60 mila euro, per un costo stimato tra i 2,5 e i 5 miliardi di euro.
Altre proposte includono la detassazione della tredicesima, flat tax sugli straordinari e agevolazioni per l’acquisto di libri scolastici. Intanto, il Governo prepara un nuovo Documento di economia e finanza, più dettagliato rispetto alla tradizionale Nadef, per garantire maggiore trasparenza e precisione nell’iter parlamentare.
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