Purtroppo c’è voluto lo sciopero del 30 maggio per rendersi conto che siamo alla frutta e che gli insegnanti, come categoria professionale, non esistono più , non esiste nessuna consapevolezza dell’essere una lavoratrice e un lavoratore, è caduta come un muro tanta retorica legata a un vittimismo, peraltro assecondato dai sindacati, in cui gli insegnanti si sono sempre autoassolti, individuando nell’altro da sé la causa del loro inespresso malessere.
Viene fuori una visione fideistica, rassegnata per cui nulla potrà mai essere cambiato e chi lotta, sciopera è sostanzialmente un illuso, uno da ridicolizzare giorno dopo lo sciopero , hai scioperato, cosa hai ottenuto?
Per la maggior parte degli insegnanti tutto è dovuto, dimenticando che nessuno ti regala niente per niente sia che il datore di lavoro è un privato sia che è lo Stato.
Nessuna tensione , nessuna volontà di reagire caratterizza questi individui trasformati in paria dello Stato e che sono stati messi nella condizioni di farsi guerra tra loro per una mancetta e per un incarico.
Il servilismo elettivo è stata la cifra di questa mobilitazione nelle scuole, una brutta pagina che ci dovrà indurre a più di una riflessione in futuro su SBC.
Indifferenza, apatia, passività, qualunquismo, strafottenza, arroganza, ignoranza, cinismo, scetticismo, nichilismo, disfattismo, boicottaggio , ipocrisia la stanno facendo da protagonisti in questi giorni antecedenti lo sciopero.
Uno spettacolo indecente in cui i propagandisti del no sciopero si stanno esibendo in sguaiate esternazioni accampando risibili ragioni per non scioperare e indurre gli altri a fare lo stesso.
Non accettate provocazioni da questi crumiri prezzolati, bisogna scioperare anche contro di loro, non comunicate lo sciopero a nessuno e scioperate.
Libero Tassella SBC
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