Il rinvio del parere del Consiglio di Stato sulle nuove Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo solleva interrogativi importanti sul futuro del sistema educativo italiano. Attilio Fratta, Presidente Nazionale di DirigentiScuola, ha espresso preoccupazione per la mancanza di dialogo e condivisione tra il Ministero dell’Istruzione e le componenti fondamentali del mondo scolastico, inclusi i sindacati.
“La scuola italiana soffre da anni per la carenza di investimenti e risorse adeguate,” afferma Fratta. “La clausola di invarianza finanziaria continua a rappresentare un ostacolo insormontabile per qualsiasi riforma significativa. È necessario un cambio di rotta che metta al centro il miglioramento del sistema educativo.”
Il Consiglio di Stato, con la sua decisione, evidenzia la necessità di un approccio più inclusivo e strutturato nella definizione delle politiche educative. La scuola, pilastro fondamentale della società, non può permettersi ulteriori ritardi o compromessi. Un investimento mirato e una visione condivisa sono essenziali per garantire un futuro migliore per le nuove generazioni.
La questione rimane aperta: sarà il Ministero capace di cogliere il messaggio lanciato da Palazzo Spada?
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