Diamo risalto a questo commento a firma del prof. Giuseppe Smeriglio che ha voluto evidenziare l’odissea dei ricorrenti che a loro volta si dividono in “appellati” e e “non appellati” a dimostrazione che il nostro Stato ormai non riesce a garantire un giudizio equo, anzi spesso emergono paradossi da “Repubblica delle banane”.
Gentile Redazione, letto l’articolo che riguarda l’ordinanza del Consiglio di Stato sul ricorso della preselettiva (concorso a cattedra 2012) vorrei comunicarvi dei dettagli su questa situazione che mi coinvolge: fra tutte le sentenze che ci hanno permesso di ottenere il ruolo (circa 50 che coinvolgono centinaia di docenti assunti) non tutte sono appellate al Consiglio di Stato dal Miur, molte sono ormai definitive perchè scaduti i termini per l’appello. Questo è molto grave poiché si è creata di fatto una incredibile disparità di trattamento fra docenti sottoposti allo stesso giudizio: i non appellati sono ormai consolidati nelle loro posizioni, gli appellati devono sottoporsi ad ulteriore giudizio da parte del Consiglio di Stato con gli esiti descritti nel vostro articolo. Non è possibile affrontare questa “Odissea” in uno Stato di diritto in cui la legge dovrebbe agire con buonsenso e riservare a tutti i cittadini lo stesso trattamento. Ci si augura che la politica e il Ministero risolvano questa paradossale vicenda. Grazie.
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