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Mancano docenti: ecco quali

Completata la Fase B si fanno i conti. I costretti a lasciare le famiglie saranno oltre i 7 mila, ma in organico resta un buco da colmare, infatti mancano docenti di matematica, di sostegno e di altre discipline. Le scuole riusciranno dunque a iniziare l’anno scolastico con l’organico al completo? Probabilmente no, occorrerà nominare dalle attuali graduatorie di istituto. Facciamo il punto con l’articolo che segue.

In principio era la supplentite. Il male oscuro della scuola italiana che per decenni è andata avanti grazie al lavoro precario di 150mila supplenti. A cui più volte si è cercato, inutilmente, di mettere fine. Ma ora, come cura, la legge della Buona Scuola ha avviato il piano straordinario di assunzioni.
E in questi giorni, negli oltre 8.000 istituti scolastici, non si parla d’altro. Da un lato ci sono quelli che, dopo anni di precarietà, festeggiano il posto fisso e dall’altro ci sono quelli che invece contestano le modalità di assegnazione della cattedra.

LA LEGGE
Ma andiamo con ordine. La legge 107, del luglio scorso, ha proposto 102 mila immissioni in ruolo per gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e di merito, ad esclusione dei docenti per l’infanzia. Il piano di assunzione è stato suddiviso in 4 fasi. Le prime due, la 0 e la A, si sono chiuse all’inizio del mese di agosto ed hanno assegnato i posti liberi da turn over: vale a dire circa 29mila cattedre già assegnate a docenti che, dal 1 settembre, hanno preso servizio nelle singole scuole in largo anticipo rispetto agli anni passati quando le immissioni avvenivano ad anno scolastico iniziato. A queste, ora, si aggiungono le 9.000 immissioni in ruolo comprese nella terza fase, la B, che da programma aveva messo a disposizione ben 16.210 posti su un totale di oltre 71mila domande di assunzione da parte dei precari.
CANDIDATI MANCANTI
Come mai, allora, solo 9.000 cattedre sono state assegnate a fronte di oltre 16mila posti disponibili? Nelle graduatorie a cui sono rivolte le assunzioni, come denunciato più volte dai sindacati, manca la disponibilità dei docenti abilitati su determinate discipline. In sostanza, non ci sono proprio i precari da assumere. Ne mancano all’appello, quindi, circa 7.200 che si sono rivelati introvabili su un totale di oltre 71mila candidati. Una penuria di docenti, ad esempio è stata riscontrata sulle cattedre di matematica: una delle materie su cui la riforma punta maggiormente per il potenziamento.
In classe comunque i docenti ci saranno, come promesso da viale Trastevere, fin dal primo giorno di scuola ma per coprire i 7.200 posti vuoti si utilizzeranno le solite supplenze annuali, fino al 31 agosto, per poi andare a nuove assunzioni solo a partire dal prossimo anno scolastico.
Che fine faranno invece i restanti 55mila candidati all’assunzione a cui ieri è arrivata una mail con esito negativo? Dovranno attendere la prossima chiamata, quella di metà novembre, relativa alla fase C dedicata all’organico del potenziamento che comprende musica, arte, informatica e sport, legge ed economia e soprattutto tanto inglese anche a partire dalla scuola primaria. Secondo le stime del ministro Stefania Giannini, le scuole avranno mediamente 7 docenti in più a disposizione: tutti in classe a partire da dicembre.
Ma sui piani del Governo incombe sempre la solita piaga: la supplentite. Visto che quest’anno, come specificato dal Miur, i docenti che hanno avuto la proposta di assunzione possono accettarla giuridicamente a partire dal 1 settembre scorso, metterla da parte fino al 2016 e accettare contemporaneamente anche un incarico annuale fino al 31 agosto prossimo. E, probabilmente, si tratta di un’opportunità che verrà colta a volo. Da un lato, infatti, viene garantita alle scuole la continuità didattica e dall’altro, ai docenti, viene lasciato un anno di tempo per prepararsi al trasferimento in un’altra città, in un’altra provincia se non addirittura in un’altra regione. Gli spostamenti più frequenti infatti, circa 7000 sulle prime 38mila immissioni in ruolo, avvengono soprattutto da Sud a Nord, al Centro Nord per quanto riguarda la regione Campania.
I DISAGI
Per i neoassunti il disagio è notevole, per il ministro Giannini invece si tratta di un numero di docenti uguale a quello che lo scorso anno è stato comunque costretto a spostarsi: quest’anno però lo faranno per un posto fisso. E coloro che non accetteranno il ruolo avendo ricevuto una proposta inaccettabile per motivi personali e famigliari? Verranno cancellati dalle graduatorie e avranno come unica chance il prossimo concorso. Sarà bandito entro il 1 dicembre e selezionerà circa 70-80mila nuovi docenti.
L. L.

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