Modifiche alle pensioni anticipate e novità per i lavoratori
La Manovra 2026 introduce una stretta sulle pensioni anticipate, eliminando la possibilità di cumulare la rendita dei fondi pensione complementari con la pensione di vecchiaia anticipata. Questa misura riduce le opzioni per i lavoratori di raggiungere più rapidamente i requisiti pensionistici.
I lavoratori precoci subiranno tagli significativi: tra il 2027 e il 2034 sono previsti risparmi progressivi che raggiungeranno i 190 milioni di euro annui. Inoltre, l’età pensionabile sarà adeguata all’aspettativa di vita, salendo a 67 anni e un mese dal 2027. Per i componenti delle forze dell’ordine e della difesa, l’aumento dei requisiti per il pensionamento sarà posticipato al 2028.
TFR e previdenza integrativa: cosa cambia?
Da gennaio 2026, le aziende con almeno 50 dipendenti saranno obbligate a versare il TFR al Fondo Inps. Questo obbligo si estenderà alle imprese con almeno 40 dipendenti dal 2032. Inoltre, per i neoassunti del settore privato da luglio 2026 è prevista l’adesione automatica alla previdenza complementare, salvo rinuncia entro 60 giorni dall’assunzione.
Altre misure della manovra 2026
Tra le altre disposizioni approvate troviamo un bonus libri da 20 milioni di euro per le famiglie con ISEE fino a 30mila euro e un contributo fino a 1.500 euro per studenti delle scuole medie e superiori. Sono stati inoltre rifinanziati gli stanziamenti per il Ponte sullo Stretto di Messina e introdotti nuovi meccanismi per le assicurazioni sui veicoli.
Infine, è stata prevista una nuova modalità di pagamento dilazionato per i carichi fiscali affidati all’agente della riscossione tra il 2000 e il 2023, con rate bimestrali fino a nove anni e un tasso d’interesse del 3%.


