Conclusa la prima fase della “nuova” mobilità, da luned’ 9 maggio i docenti di ruolo neo-immessi in ruolo nelle fasi B e C e tutti quelli interessati alla mobilità interprovinciale potranno presentare domanda.
Ricapitolando: potranno presentare domanda i “vecchi” assunti che vogliono spostarsi sul territorio nazionale, ovviamente occorre che vi siano i posti vacanti, ma vediamo – grazie a questa scheda prodotta dalla FLC CGIL chi potrà fare domanda da lunedì 9 maggio.
FASE B
Trasferimenti interprovinciali dei docenti assunti entro il 2014
Chi presenta domanda dovrà indicare gli ambiti territoriali che interessano in ordine di preferenza. Se si verrà soddisfatti nel primo ambito indicato, allora si otterrà la titolarità su una scuola di quell’ambito (e non sull’ambito) secondo l’ordine delle scuole indicato nella domanda tra tutte quelle presenti nell’ambito.
Se non si è soddisfatti per un posto nel primo ambito territoriale indicato, ma si è soddisfatti negli ambiti indicati successivamente al primo, allora si acquisirà la titolarità sull’intero ambito e non su scuola.
2) Passaggi di cattedra e di ruolo interprovinciali dei docenti assunti entro il 2014-15.
Tale mobilità verrà effettuata, sempre nel limite massimo iniziale del 25% dei posti disponibili, su quelli che eventualmente rimarranno ancora disponibili dopo i passaggi già effettuati a livello provinciale. Tali passaggi avverranno con le stesse regole dei trasferimenti, ovvero con titolarità su scuola, se soddisfatti nel primo
ambito, oppure con titolarità su ambito se soddisfatti nei successivi ambiti indicati nella domanda.
3)Trasferimenti provinciali su ambito dei docenti assunti nel 2015-20 16 in fase B e C da concorso.
Questi docenti otterranno la titolarità su uno degli ambiti della provincia dove si è stati assunti, visto che per loro sono stati precedentemente accantonati (come prevede la legge 107/15) un numero pari di posti.
FASE – C
Trasferimenti su tutti i posti disponibili degli ambiti nazionali dei docenti assunti nel 2015-2016 in fase B e C da GAE.
I docenti dovranno indicare, in ordine di preferenza, gli ambiti al fine di acquisire la titolarità in uno di essi, oppure anche indicare le province in ordine di preferenza. Complessivamente, tra ambiti e province, potranno essere espresse fino ad un massimo di 100 preferenze di ambito territoriale e fino ad un massimo di 100 province. Nel caso in cui un docente indichi un numero limitato di ambiti e non ottenga il trasferimento in nessuno di questi, verrà trasferito d’ufficio in un altro ambito secondo il criterio della viciniorietà tra i capoluoghi di provincia a partire dalla provincia cui appartiene il primo ambito indicato nella domanda. Nel caso, infine, in cui il docente non dovesse presentare affatto la domanda, allora verrà trasferito d’ufficio in un ambito secondo il criterio di viciniorietà a partire dalla provincia in cui si è stati assegnati nell’anno in corso.
FASE – D
Trasferimenti su tutti i posti rimasti disponibili degli ambiti nazionali dei docenti assunti sia in fase Zero e A, che in fase B e C da concorso.
Questi trasferimenti, non previsti affatto dalla legge 107/15 nella mobilità straordinaria di cui al comma 108 e, dunque, soggetti tutt’ora al blocco triennale, sono stati resi possibili dal contratto. Questa, però, è anche la ragione per cui non possono che essere trattati in coda, altrimenti il contratto potrebbe essere impugnato, ed annullato, dai docenti aventi diritto per legge a partecipare alla fase C sopra, se scavalcati da questi ultimi.
Ovviamente l’ottenimento del trasferimento in questa ultima fase, annullerà automaticamente quello già ottenuto in una delle fasi precedenti. I docenti che ne hanno diritto e che intendessero partecipare alla mobilità in più fasi (provinciale prima ed interprovinciale dopo), oppure anche alla mobilità professionale, dovranno presentare distinte domande.
L’istanza dovrà essere presentata attraverso il sistema POLIS (Istanze-online), LA MUDULISTICA NECESSARIA