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Mons. Matteo Zuppi sottolinea l’importanza della formazione professionale per il Made in Italy e per la crescita sostenibile

Valorizzare la formazione professionale: una chiave per il futuro dei giovani e del Paese

In un momento storico in cui il futuro dei giovani e la competitività del Paese sono al centro del dibattito pubblico, Mons. Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha ribadito l’importanza cruciale della formazione professionale. L’intervento è avvenuto durante la conferenza intitolata “La formazione professionale come motore del Made in Italy: strategia, competenze e sviluppo sostenibile ed inclusivo”, organizzata da Scuola Centrale Formazione (SCF) presso la Camera dei Deputati, nella prestigiosa Sala della Regina.

Mons. Zuppi ha evidenziato come la formazione professionale rappresenti un pilastro fondamentale non solo per offrire opportunità lavorative concrete ai giovani, ma anche per favorire l’integrazione sociale e ricostruire legami comunitari. “Sappiamo quanto la formazione professionale sia decisiva – ha dichiarato – non soltanto perché offre opportunità che altrimenti sarebbero molto più complicate o inesistenti, ma anche per il suo ruolo nell’integrazione e nella costruzione di una comunità coesa”.

Un focus particolare è stato dedicato al Made in Italy, simbolo delle radici culturali e produttive del nostro Paese. Mons. Zuppi ha sottolineato come settori chiave, tra cui l’artigianato, siano a rischio a causa della carenza di manodopera qualificata. In questo contesto, la promozione della formazione professionale diventa essenziale per garantire la continuità e l’innovazione di queste eccellenze italiane. “Il Made in Italy – ha affermato – significa le radici più profonde. Penso all’artigianato che vede il suo futuro a rischio proprio per mancanza di manodopera. La formazione professionale è dunque decisiva per preservare queste tradizioni e proiettarle nel futuro”.

Mons. Zuppi ha inoltre posto l’accento sull’importanza di riconoscere il ruolo dei formatori, figure centrali nel processo educativo e sociale. “I formatori – ha dichiarato – devono ricevere una adeguata ricompensa per il loro servizio, che comporta grandi responsabilità e un impatto significativo sulla vita dei giovani”.

La conferenza ha rappresentato un momento di riflessione strategica sulle competenze necessarie per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo, ponendo l’accento su come la formazione professionale possa diventare un motore di crescita per il Paese. Mons. Zuppi ha concluso il suo intervento con un auspicio: “Mi auguro che questa riflessione aiuti tutti a prendere decisioni conseguenti e a costruire una grande visione per il futuro dei ragazzi e del nostro Paese”.

La valorizzazione della formazione professionale, dunque, emerge come una priorità non solo educativa ma anche economica e sociale, capace di coniugare tradizione e innovazione per un’Italia più forte e inclusiva.

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