La senatrice del Movimento 5 Stelle, Vincenza Aloisio, ha preso la parola in aula per esprimere forti critiche al disegno di legge 1518 sulla riforma dell’università, annunciando che il suo gruppo parlamentare voterà contro. Secondo Aloisio, l’Italia, già in fondo alla classifica europea per numero di laureati, rischia di aggravare le disuguaglianze territoriali e di compromettere la qualità del sistema accademico.
La sua principale preoccupazione riguarda l’abolizione dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, che verrebbe sostituita da un sistema di autodichiarazione e valutazioni interne agli atenei. “Questa riforma – ha affermato Aloisio – riduce la trasparenza e aumenta la discrezionalità, favorendo reti di potere locali e penalizzando in particolare le università del Mezzogiorno”.
Il M5S ha presentato delle proposte per migliorare il provvedimento, ma quasi tutte sono state respinte. “Servono regole chiare, valutazioni indipendenti e investimenti che garantiscano equità e qualità per tutte le università”, ha aggiunto la senatrice.
Aloisio ha concluso sottolineando l’importanza di avere una visione nazionale che rafforzi il sistema universitario senza creare nuove disuguaglianze. “Votiamo NO per difendere il futuro dell’università pubblica italiana”.
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