Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che introduce significative modifiche all’esame di Maturità, che tornerà ufficialmente a chiamarsi così, abbandonando il termine “Esame di Stato”. Tra le novità principali, l’orale diventerà obbligatorio: chi non lo sosterrà, pur avendo completato le prove scritte, sarà costretto a ripetere l’anno scolastico.
Il colloquio sarà riformulato per valutare autonomia, consapevolezza e capacità argomentativa degli studenti, con un approccio multidisciplinare che includerà anche alternanza scuola-lavoro (ora PCTO) ed educazione civica. La prima prova scritta, di italiano, resterà invariata, mentre la seconda potrebbe subire modifiche specifiche per indirizzo.
Le nuove regole entreranno in vigore con la Maturità del 2026, ma non mancano le polemiche. L’Unione degli Studenti critica l’assenza di dialogo con il Ministero. “Non siamo stati ascoltati”, afferma Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’UdS.
Leggi anche:
Stipendi NoiPA: ecco il calendario ufficiale delle emissioni di Settembre 2025
Assunzioni da GPS Sostegno: anno di prova e conseguenze del mancato superamento delle prove
Segui i canali social di InformazioneScuola
InformazioneScuola, grazie alla sua serie e puntuale informazione è stata selezionata dal servizio di Google News , per restare sempre aggiornati sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.
Iscriviti al gruppo WhatsApp


