Mancano oltre 550 docenti per completare gli organici, e’ allarme per il nuovo anno scolastico.
A denunciarlo con un comunicato sono i sindacati confederali FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA – SNALS e GILDA UNAMS della regione Piemonte.
Nel comunicato evidenziano come dall’informativa dell’Ufficio Scolastico Regionale, emerge che a fronte di una crescita stimata di 1.500 alunni rispetto all’anno precedente è stato assegnato un contingente di 2.244 posti; le richieste dei provveditorati provinciali ammontano a 2.797 posti.
La DGR ha comunicato di aver già segnalato al MIUR il 20 luglio scorso il fabbisogno stimato che corrisponde alle richieste delle scuole.
L’Assessore Regionale Pentenero sta intervenendo in Conferenza Unificata ed attraverso interlocuzioni costanti con il MIUR.
FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS e GILDA UNAMS del Piemonte denunciano la gravissima situazione e proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale.
A settembre, senza le risorse necessarie, è a rischio il funzionamento della scuola piemontese ed il diritto allo studio degli alunni.
A tutto ciò si potrebbe aggiungere un grave taglio del personale ATA che, secondo dati non ancora ufficiali, si aggirerebbe sui 350 posti a livello regionale.
Aschiero, Penna, Meli, Coviello e Razzano nei prossimi giorni contatteranno i parlamentari piemontesi per una forte presa di posizione nei confronti del MIUR ed interverranno presso le Segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali affinché il Piemonte non venga penalizzato.
Tra ritardi e tagli si conferma il fallimento della riforma. E hanno il coraggio di chiamarla “Buona Scuola”.