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Pagamenti milionari ai precari, il MEF con le spalle al muro, ecco come richiederli

Le Ferie mettono il MEF con le spalle al muro. I Giudici sentenziano a favore dei precari. In migliaia pronti a rivolgersi ai tribunali

Rischia di deflagrare come una bomba la vicenda  della liquidazione delle ferie non godute. Sono già diversi i Giudici del Piemonte che con diverse sentenze stanno dando ragione ad un legale biellese esperto di diritto scolastico.

Ma di cosa si tratta?

I docenti che da tempo operano nella scuola sanno bene che sino all’anno scolastico 2012/2013 le ferie non fruite venivano liquidate in cedolino garantendo spesso quasi un’altra mensilità.

Con la spending review (articolo 5, comma 8 Legge 135/2012) venne introdotto il principio della necessaria fruizione delle ferie da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

In ossequio a tutto ciò il MEF non ha provveduto, in tanti casi, a liquidare nessuna somma ai docenti con contratti al 30 giugno, ovvero a riconoscere meno di quanto effettivamente dovuto.

In realtà però la legge di stabilità 2013 (comma 54 dell’art. 1) prevedeva che“Il personale docente di tutti i gradi di istruzione fruisce delle ferie nei giorni di sospensione delle lezioni definiti dai calendari scolastici regionali, ad esclusione di quelli destinati agli scrutini, agli esami di Stato e alle attività valutative. Durante la rimanente parte dell’anno la fruizione delle ferie è consentita per un periodo non superiore a sei giornate lavorative subordinatamente alla possibilità di sostituire il personale che se ne avvale senza che vengano a determinarsi oneri aggiuntivi per la finanza pubblica”.

Riconosciuto il diritto dei precari  al 30 Giugno alla liquidazione delle ferie non godute dal 2013 in poi

Quindi dei giorni di ferie maturati (circa 25/anno) possono essere fruite le giornate previste dai calendari scolastici Regionali. In genere negli ultimi 5 anni i calendari scolastici regionali prevedono però, al massimo, 15gg di sospensione.  Quindi la differenza (detratti i 6 giorni a scelta) va liquidata.

Considerando che la platea dei docenti che negli ultimi 5 anni hanno stipulato contratti su posti in organico di fatto sono circa 100.000 e che le somme si aggirano prudenzialmente in circa 600€  annui la somma totale ammonterebbe a circa 300 milioni di euro.

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