Il futuro del nostro paese passa anche attraverso servizi pubblici universali ed efficienti e i diritti dei cittadini si realizzano compiutamente solo garantendo loro risposte pubbliche. I lavoratori pubblici sono quindi una risorsa per il paese: è inaccettabile che il loro contratto di lavoro, scaduto da quattro anni, non venga rinnovato e si paventi la possibilità di ulteriori proroghe.
Occorre dare risposte certe e immediate, definendo le priorità: rinnovare i contratti nazionali e stabilizzare i lavoratori precari della pubblica amministrazione, subito!
La pubblica amministrazione e i comparti della conoscenza possono essere i fattori di avvio di un circuito positivo per la ripresa dell’economia nazionale.
I risultati negativi delle politiche economiche e sociali sviluppatesi negli ultimi anni attraverso i tagli all’istruzione e formazione ed ai servizi pubblici sono evidenti: un impoverimento economico e culturale del nostro Paese e la mortificazione delle aspettative di quanti, in particolare le nuove generazioni, vorrebbero poter progettare il proprio futuro.
Per queste ragioni è necessario:
- garantire servizi pubblici e istruzione e formazione pubblica di qualità reinvestendo risorse economiche;
- avviare un progetto di riforma e di riorganizzazione degli assetti istituzionale;
- valorizzare il ruolo del “pubblico”, qualificando il lavoro pubblico;
- attribuire alla cittadinanza un ruolo partecipativo.
Per riaffermare e rivendicare tutto ciò, giovedì 16 maggio 2013 alle ore 10.00 abbiamo convocato il quadro dirigente nazionale di FP e FLC alla presenza di Susanna Camusso, segretario generale CGIL e nel pomeriggio dalle ore 14.30 in poi saremo in presidio con i lavoratori presso Piazza Montecitorio.
La riscossa del paese è pubblica: rinnovo del contratto per tutelare i diritti e rispondere all’emergenza salariale e piano di stabilizzazione del personale precario del pubblico impiego e dei comparti della conoscenza.