Un recente articolo de Il Sole 24 Ore ha messo in luce un argomento molto attuale: l’assistenza agli anziani che, sebbene in modo limitato, sta trovando spazio nei pacchetti di welfare aziendale. Tuttavia, questa novità non segna un cambiamento radicale, ma è piuttosto riservata alle aziende che adottano contratti di secondo livello.
Secondo l’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il 67% dei giovani della Generazione Z considera fondamentali i servizi sanitari, con il 57% che mostra interesse per l’assistenza ai genitori anziani. Questa crescente domanda evidenzia una consapevolezza sempre più forte riguardo all’insufficienza del welfare pubblico nel sostenere le famiglie con membri non autosufficienti.
Tuttavia, i dati mostrano che l’impatto è ancora limitato. Solo il 28,1% delle aziende prevede di applicare contratti aziendali entro il 2025, e solo il 2,4% includerà misure specifiche per l’invecchiamento attivo. A livello nazionale, i contratti collettivi nazionali di lavoro rimangono ancorati alle tutele previste dalla legge, come i permessi della legge 104.
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