Il tema delle pensioni continua a essere al centro del dibattito politico, e una delle proposte più discusse riguarda la possibilità di andare in pensione a 64 anni a partire dal 2026. La novità principale è l’introduzione di un meccanismo che permetterebbe di utilizzare il TFR o i fondi pensione per integrare l’importo necessario al raggiungimento della soglia minima prevista per il pensionamento anticipato.
Attualmente, la pensione anticipata contributiva è accessibile a chi ha almeno 20 anni di contributi, ha compiuto 64 anni e percepisce un trattamento pari ad almeno tre volte l’assegno sociale. Tuttavia, questa opzione è riservata ai lavoratori con sistema contributivo puro, ossia coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1996.
La nuova misura punta ad estendere questa possibilità anche ai lavoratori con sistema misto, aumentando però il requisito contributivo a 25 anni. Per chi non raggiunge la soglia minima di pensione (circa 1.600 euro nel 2025), si prevede l’utilizzo del TFR o dei fondi pensione come integrazione.
Leggi anche:
Pensione novembre 2025, confermati gli aumenti INPS, le date di accredito
Legge di Bilancio 2026, gli aiuti ai lavoratori dipendenti alle famiglie e alle imprese
Segui i canali social di InformazioneScuola
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola


