Le pensioni nel 2026 potranno contare su un incremento dell’assegno annuale di 440 euro, ovviamente non riguarda tutti gli assegni INPS, ma alcuni.
Proviamo però, legge di Bilancio 2026 alla “mano”, a fare il punto sulla situazione attuale e notiamo che proprio la legge più importante porta con sé alcune novità significative per il sistema pensionistico italiano, anche se non mancano le delusioni per chi sperava in una maggiore flessibilità.
È stata confermata la proroga dell’Ape Sociale, mentre Quota 103 e Opzione Donna verranno eliminate a partire dal 2026.
Tra le modifiche più rilevanti, c’è l’aumento graduale dell’età pensionabile: dal 2027, l’età minima per la pensione di vecchiaia salirà di un mese, con un ulteriore incremento di due mesi dal 2028, per un totale di tre mesi. Tuttavia, i lavoratori che svolgono mansioni gravose o usuranti non saranno soggetti a questo adeguamento.
Per i pensionati con redditi più bassi, è previsto un aumento di 20 euro al mese sulle pensioni minime, riservato a chi già riceve la maggiorazione sociale. Inoltre, dal 2026, il taglio dell’aliquota Irpef per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro garantirà un risparmio massimo di 440 euro all’anno.
Infine, il Trattamento di Fine Servizio (TFS) per i dipendenti pubblici sarà liquidato più rapidamente: dal 2027, i tempi di attesa si ridurranno da 12 a 9 mesi. Sebbene la riforma introduca alcune agevolazioni, non soddisfa completamente le aspettative di maggiore flessibilità espresse dai lavoratori.
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