A partire da gennaio 2026, le pensioni subiranno una rivalutazione in linea con l’inflazione, stimata attualmente intorno all’1,7%. Questo adeguamento mira a preservare il potere d’acquisto dei pensionati, ma non tutti gli assegni riceveranno lo stesso trattamento.
Aumento delle pensioni INPS: cosa aspettarsi nel 2026
Le pensioni di importo fino a quattro volte il trattamento minimo Inps (2.466 euro lordi) beneficeranno di una rivalutazione piena al 100%. Per gli assegni di importo superiore, la rivalutazione sarà parziale:
– 90% per pensioni da 4 a 5 volte il minimo Inps;
– 70% per pensioni oltre 5 volte il minimo Inps.
In termini pratici, una pensione minima di 603 euro vedrà un aumento di circa 10 euro al mese, mentre assegni più alti, come quelli da 3.000 euro, subiranno incrementi di poco superiori ai 46 euro.
Tuttavia, l’effettivo aumento potrebbe essere influenzato sia dalla Legge di Bilancio 2026 che da eventuali pronunciamenti della Consulta sul meccanismo di rivalutazione. I pensionati attendono con trepidazione ulteriori dettagli ufficiali.
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