Giorgio Mottola – Manca meno di una settimana all’inizio del nuovo anno scolastico, che si apre, come non mai, all’insegna della precarietà e l’incertezza per quell’esercito di docenti che affolla graduatorie ad esaurimento e graduatorie di istituto e che condividono con gli ATA disillusione, rabbia e malumori. Per molti di loro la campanella suonerà invano a causa della consistente riduzione degli organici che come una scure, da diversi anni, mortifica sogni, speranze ed aspettative, negando perfino la certezza del presente. Per altri suonerà in ritardo in attesa di una supplenza temporanea che dia loro, per il tempo della permanenza in servizio, l’illusione di un posto di lavoro che a volte si consuma nell’arco di pochi giorni. Precari in servizio permanente effettivo in una Scuola che si fa ogni giorno piu’ precaria e che vive, da qualche anno, di annunci che generano speranze che vengono poi demolite nell’arco di una settimana. E’ il caso dell’annunciato Concorso da parte del Ministro Profumo che non recluta né giovani né “vecchi” e che lascia fuori migliaia di docenti e genera una guerra tra poveri che gia sta facendo sentire i suoi effetti . E’ il caso delTFA speciale che, stando alle dichiarazioni del ministro, avrebbe dovuto godere di una procedura accelerata e invece a tutt’oggi resta ancora in attesa di un parere (quello del CUN l’11 settembre) che rischia di ritardare tutto l’iter burocratico E’ il caso di alcune categorie di docenti che vengono demansionati e mortificati e che rischiano seriamente il posto di lavoro (insegnanti tecnico pratici) . E’ il caso di docenti invisibili che il MIUR sembra aver dimenticato in attesa di un chiarimento che non arriva mai (strumento musicale, discipline artistiche ecc.) E’ il caso degli ex diplomati magistrali per i quali il valore abilitante del loro titolo viene messo in discussione un giorno si e un giorno no. E’ il caso delle 500 scuole lombarde private di un dirigente scolastico per effetto dell’annullamento dell’ultimo concorso. E’ il caso dei DSGA , Amministrativi, Tecnici e Ausiliari, che per effetto degli accorpamenti e dimensionamenti devono ancora trovare una collocazione Mentre un esercito di precari attende risposte che non arrivano, il sogno del Ministro Profumo di una Scuola come centro civico aperta a tutti fino a sera si è gia scontrato con una Scuola che il 12 settembre rischia di non avere personale ausiliario nemmeno per aprire i cancelli
Per chi suona la campanella? Di Giorgio Mottola
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