Sta suscitando non poche polemiche l’articolo pubblicato ieri circa l’intenzione del nuovo Esecutivo di non prevedere nessuna sanatoria per chi è precario nella scuola e in particolare per i diplomati magistrali espulsi dalle GaE dopo la famosa Adunanza Plenaria. La meritocrazia è – come ha scritto l’on. Azzolina – uno dei punti fermi del Movimento 5 Stelle, chi merita va avanti e chi non merita resta fermo, anche questo è “cambiamento”. A prescindere dalla meritocrazia resta però chiara l’intenzione di procedere con un piano di stabilizzazione serio allo scopo di premiare i precari che da anni sorreggono la scuola italiana formando generazioni di studenti.
Immissioni in ruolo, si procederà con il FIT?
Ciò che però non è ancora chiaro dalla “linee guida” del contratto firmato da Lega e M5S è la modalità , non abbiamo inteso se si procederà con il FIT o se si studierà un’altra forma di reclutamento. Intanto per quanto concerne il FIT appare difficile una revisione o un ritiro della legge in corso visto che ormai la macchina del concorso è avviata e molti precari stanno già sostenendo le prove e poi non è chiaro in che maniera si possa intervenire per una “messa a punto”. E’ anche vero che il governo ancora non c’è, non si conosce né il nome del nuovo ministro dell’Istruzione e nemmeno, forse ancora più importante, il nome dl nuovo ministro dell’Economia. E’ tutto sospeso, come è sospeso il nostro giudizio, tuttavia invitiamo i precari a non lasciarsi prendere dell’emotività , dubitiamo che possa essere partorita una legge peggiore della 107/15 definita da tutti buona scuola.