HomeComunicato StampaPRECARI STORICI: IL DECRETO SOSTEGNI PARTORISCE UN TOPOLINO

PRECARI STORICI: IL DECRETO SOSTEGNI PARTORISCE UN TOPOLINO

Nonostante gli innumerevoli confronti con i sindacati rappresentativi che hanno firmato anche il patto per l’istruzione, le infinite dichiarazioni di facciate di numerosi esponenti del Governo Draghi (lega in primis) che nelle intenzioni plaudevano alla risoluzione delle problematiche dei precari con assunzioni di 150.000 precari già dall’ a.s. 2021/22, dobbiamo constatare con rammarico e grande delusione che tutto ciò è rimasto solo propaganda elettorale.
Facciamo un po’ di conti, per l’anno scolastico 2020/21 erano previste dal decreto n. 91 del 08/08/2020 assunzioni per 84.808 posti: la carenza di graduatorie in molte discipline (ciò più volte sottolineato dal Sindacato Adesso Scuola che già lo scorso anno aveva proposto assunzione per titoli e servizi dalle GPS), il fallimento della call veloce, ha determinato assunzione solo per 18.254, quindi i posti rimasti vacanti sono stati: 84.808-18.254=66.554. In più vi sono i pensionati del prossimo anno scolastico 2021/22 cioè 42.204 nominativi (31.873 del personale docente; 9.235 del personale ATA; 581 insegnanti di Religione; 406 dirigenti scolastici; 109 nel personale educativo). Quindi arriviamo ad un totale, almeno per i docenti, di 98.427 cattedre vuote per il prossimo a.s. 2021/22.
Il governo ha proposto nel decreto Sostegni solo assunzioni dai vecchi concorsi (2016/2018), dal concorso straordinario già in fase attuativa, dalla I fascia GPS con tre anni di servizio (poche centinaia di persone).
Il problema del precariato storico è stato praticamente ignorato. Non è possibile limitarsi solo alla prima fascia delle GPS per le assunzioni (dove sono presenti solo poche centinaia di docenti e molti nemmeno a pieno titolo), non è possibile limitare le stabilizzazioni solo a poche migliaia di unità senza peraltro prevedere alcun percorso abilitante. Perché almeno per l’anno scolastico 2021/22 non prevedere le assunzioni anche dalla seconda fascia GPS per i precari che hanno i tre anni di servizio?
Noi riteniamo che il piano approntato dal governo continuerà ad essere un totale fallimento e, per settembre, si riuscirà a mettere in cattedra solo la metà dei quasi centomila posti rimasti liberi, anche utilizzando il concorso straordinario che già era stato programmato, alimentando così sempre di più la supplentite.

Rimangono del tutto insolute le innumerevoli problematiche della scuola. Riteniamo che il problema dei precari e della scuola vada risolto una volta per tutte, smettendola di mettere solo delle toppe che non portano mai a soluzioni definitive, per questo proponiamo:

1) Doppio canale di reclutamento per i docenti al 50% sui posti disponibili:
a) assunzioni dai concorsi annuali semplificati cosi come proposti nel decreto sostegni;
b) assunzioni dalla prima fascia GPS ogni anno per coloro che maturano i tre anni di servizio e sono abilitati (diplomati magistrali e laureati in scienze della formazione primaria inclusi) o si abilitano con la procedura del concorso abilitante (finita nel dimenticatoio) rendendola stabile e annuale;

2) prevedere stabilmente anche per i docenti specializzati sul sostegno un doppio canale di reclutamento al 50% sui posti disponibili:
a) assunzioni dai concorsi annuali semplificati cosi come proposti nel decreto sostegni;
b) prevedere assunzione dalla I fascia GPS ogni anno scolastico dei docenti specializzati sul sostegno che raggiungono i tre anni di servizio.
Tutto ciò non lederebbe nessun diritto costituzionale, tutti i docenti sarebbero assunti avendo partecipato a concorsi pubblici (procedura abilitante per i posti comuni e procedura TFA sostegno per i specializzati sul sostegno)

3) prevedere un piano di assunzione per il personale Ata che valorizzi tutte le varie professionalità esistenti:
a) Dare attuazione all’art. 49 del CCNL sottoscritto il 29/11/2007, cioè istituire le figure di Coordinatore Amministrativo per le scuole con più di venti dipendenti personale ATA, assegnando tale funzione agli assistenti amministrativi che hanno ricoperto l’incarico di almeno tre anni in sostituzione al ruolo di DSGA, in modo da valorizzare il lavoro svolto da tale personale, che ha garantito il funzionamento di tante scuole negli ultimi anni;
b) prevedere un concorso straordinario per i F.F. con almeno tre anni di servizio anche senza la laurea, poiché sono loro che da anni fanno funzionare la maggior parte delle scuole italiane, da assumere dopo l’esaurimento delle graduatorie dei concorsi DSGA che già in molte province sono del tutto esaurite;
c) prevedere un organico più stabile dei vari profili Ata che oggi con la pandemia risulta indispensabile per la sicurezza nelle scuole;

4) Prevedere per i Dirigenti Scolastici la possibilità di avere l’incarico anche sulle scuole che quest’anno risultano dimensionate con 500 alunni (300 zone montane) prevista dalla Legge di bilancio del 30 dicembre 2020, n. 178, ma ormai accantonata dal governo Draghi. Non è possibile che una legge dello stato non sia applicata e tanti DS devono restare confinati fuori Regione senza potersi avvicinarsi alle proprie famiglie e, allo stesso tempo, far restare le scuole in reggenza in beffa all’efficienza e all’efficacia di cui tanto si parla per migliorare la scuola italiana.

Il sindacato “Adesso scuola” tutelerà i propri iscritti in qualsiasi sede anche giurisdizionale al fine salvaguardare i diritti di tutti.

IL PRESIDENTE “ADESSO SCUOLA”

Lavorare a scuola come docenti o come ATA

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