HomeLettere in RedazionePROGETTO "UNA PULCE NELLE SCUOLE"

PROGETTO “UNA PULCE NELLE SCUOLE”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Rita Repetto

Mi chiamo Rita Repetto e sono la sorella di Roberta, tristemente nota alle cronache, italiane ed estere, per essere morta il 9 ottobre 2020 a 40 anni a causa di un melanoma causato da un neo tolto senza istologico ne anestesia da un medico, sul tavolo di una cucina di un centro olistico in Liguria, alla presenza del guru di questa comunità, rivelatasi poi essere , per la Procura di Genova, una psicosetta, che con subdole tecniche di manipolazione mentale ha plagiato mia sorella.

La sentenza del 23 settembre scorso ha condannato per omicidio colposo i due colpevoli.
Ed io, alla bruttura degli orchi che compiono violenza sulle donne ,le uccidono, e sono ancora in libertà, vorrei rispondere con un progetto indirizzato gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, con il fine di sensibilizzare i ragazzi nella prevenzione del fenomeno settario , aiutandoli a riconoscere i comportamenti tipici di chi sta entrando in un culto distruttivo.

Mia sorella era intelligente, laureata in conservazione dei beni culturali, ricca di talenti, disegnava, lavorava la ceramica, illustrava storie per bambini, aveva una sua agenzia immobiliare e insegnava yoga. Ha deciso di intraprendere un percorso di crescita personale e purtroppo si è affidata alla persona sbagliata.

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Io ho 5 figli e questo progetto è nato pensando a loro col desiderio poi di raggiungere più ragazzi possibile… perchè vorrei che i giovani di oggi, gli adulti domani, comprendessero che in queste realtà, mascherate da gruppi composti da persone normalissime e apparentemente felici, possono caderci tutti, nessuno escluso, non conta il livello di istruzione, perché dal punto di vista emotivo siamo tutti fragili e se in un momento di fragilità, che ognuno di noi attraversa ,soprattutto in età adolescenziale, incontriamo chi di questa fragilità vuole approfittarsi..ci cadiamo e ci fidiamo, come è successo a Roberta.

A tal fine, vorrei donare un segnalibro ad ogni alunno del triennio, raffigurante in fronte una illustrazione ad acquerello realizzata da Roberta e sul retro un elenco dei segnali comportamentali che devono far suonare un campanello d’allarme.
Il segnalibro, che ha il vantaggio di essere facilmente consultabile per le sue ridotte dimensioni, ha quindi un duplice obiettivo: sensibilizzare sulla realtà settaria e veicolare un messaggio di speranza e bellezza, grazie all’acquerello realizzato da mia sorella, cosi colorato e vivace.

Vi invierei inoltre , ad adesione accordata, un mio breve video che potrete utilizzare durante le lezioni nel quale spiego la vicenda e il perché di questi segnalibri.

Questo progetto si affianca e completa un’altra mia iniziativa, una pagina Istagram @la_pulcenellorecchio, un luogo digitale di incontro e a breve un’Associazione vera e propria, dove cerco, con l’aiuto di esperti, psicologi, psichiatri, criminologi e giornalisti, di far comprendere e riconoscere i comportamenti tipici di chi sta entrando in una dinamica settaria. Perché quanto accaduto a mia sorella non succeda più.

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