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Pugno duro contro l’uso dei telefonini a scuola

Accade a Biella, nello storico Istituto Tecnico Industriale intitolato a Quintino Sella. Il dirigente scolastico Gianluca Spagnolo si è fatto promotore del decalogo contro l’uso dei telefonini in classe. Gli studenti pizzicati saranno mandati ai lavori “forzati”. Per carità niente palla al piede e catene, dovranno semplicemente aiutare le bidelle a pulire i corridoi dell’istituto.

La punizione non scatta subito

decalogo

Il nuovo decalogo di soli tre pagine, ma con regole chiare e precise spiega che lo smartphone in classe deve rimanere spento, se lo studente viene pizzicato, il docente sequestra il telefonino e lo consegna in vicepresidenza. Sarà conservato in cassa forte e consegnato ai genitori. Lo studente pizzicato per la seconda volta sarà sospeso con l’obbligo di frequenza e “condannati” a pulire i corridoi della scuola o a dare una mano in segreteria a riordinare faldoni.

Se l’allievo invece viene sorpreso a consultare un telefonino durante un compito in classe, il docente ritirerà il compito e non lo classificherà, lo studente inoltre perderà la possibilità di recuperare il voto  a fine quadrimestre, ma potrà farlo a fine anno quando si concentreranno la maggior parte del prove finali.

 

 

 

 

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