L’On. Pannarale di Sinistra Italiana-Possibile ha esposto il suo quesito alla ministra Fedeli focalizzando che molti ITP ricorsisti hanno avuto l’incarico sul sostegno: prendendosi gran parte delle cattedre di sostegno e lasciando a bocca asciutta altri colleghi, anche loro senza abilitazione ma in terza fascia” e rivolgendosi sempre alla ministra chiedeva:“quali iniziative intenda adottare al fine di superare la suddetta disparità di trattamento per l’accesso alla professione e, contestualmente, garantire la qualità del sistema di inclusione scolastica per tutti gli studenti e studentesse con disabilità”. Dimostrando di avere una conoscenza parziale della disciplina tant’è che è rimasta profondamente delusa dalla risposta (non risposta) della ministra Fedeli definendola “vaga”.
Gli ITP concorrono sui posti di sostegno al pari dei loro colleghi laureati
La ministra Fedeli si è limitata a fare la cronistoria della vicenda dei ricorsisti evidenziando che è all’attenzione dell’Avvocatura dello Stato il ricorso in appello al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR del Lazio che riconosce abilitante il diploma dei docenti di laboratorio, ma nulla ha detto sulla questione relativa ” la qualità del sistema di inclusione scolastica per tutti gli studenti e studentesse con disabilità” assegnati agli ITP perchè nulla poteva dire. Come abbiamo evidenziato in un altro articolo, gli ITP sono docenti al pari dei loro colleghi laureati, non perchè lo dice InformazioneScuola, ma perchè lo prevede la lagge, dunque hanno gli stessi diritti (e doveri) a chiedere l’assegnazione dei posti di sostegno al pari appunto degli altri colleghi laureati. Precisiamo che sia i docenti laureati che i docenti diplomati sono però “scavalcati” dai docenti in possesso della specializzazione polivalente per le attività di sostegno, anche se iscritti in fasce inferiori alla loro.
