La denuncia di parentopoli e corruzione all’interno degli atenei italiani e’ ormai un genere letterario. Ed e’ verissimo, come dice Cantone, che la mancanza di trasparenza dei concorsi e’ un problema troppo diffuso nelle nostre universita’ .
Lo afferma Sinistra Italiana con la responsabile scuola e universita’ Raffaella Casciello.
Tuttavia e’ inutile – prosegue l’esponente della sinistra- continuare a denunciare corruzione e favoritismi solo come cortina fumogena, come pretesto per giustificare i continui tagli a istruzione e ricerca.
Dal 2008 a oggi il finanziamento pubblico agli atenei e’ diminuito del 25%, con la scusa di tagliare sprechi e corruzione, che invece, come giustamente segnala Cantone, sono aumentati.
Continuare a ripetere il luogo comune del giovane ricercatore che scappa all’estero perche’ qualche raccomandato gli e’ passato davanti serve solo a nascondere la realta’, e cioe’ che a far scappare migliaia di cervelli sono politiche governative che hanno ridotto il bilancio dell’università italiana a fanalino di coda d’Europa.
Come si puo’ pretendere – insiste Sinistra Italiana- che si cambino le logiche e le persone che gestiscono l’universita’ , quando il turnover e’ bloccato da anni ed e’ praticamente impossibile per un giovane ricercatore avere una prospettiva?
Berlusconi, Monti, Letta, Renzi: quattro governi consecutivi di massicci tagli all’universita’.
Come si può pretendere il cambiamento in questo contesto?
Se Renzi vuole veramente rispondere alle questioni poste da Cantone, inizi a finanziare un massiccio piano di assunzioni di giovani ricercatori nell’universita’. Con regole certe, che garantiscano la trasparenza, senza utilizzare le parentopoli come una scusa – conclude Casciello – per continuare a tagliare.
Lo rende noto l’ufficio stampa di Sinistra Italiana
Roma, 24 Settembre 2016
