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Recupero scatto anno 2013: chiarimenti e sentenza del giudice del lavoro di Marsala

Come stanno realmente le cose sul recupero dello scatto del 2013?

Recupero scatto 2013, la sentenza del giudice del lavoro di Marsala lascia sperare in un’azione legale collettiva?

I sindacati hanno emanato diverse note di chiarimento, compresa la FLC Cgil che indica quella che a suo dire, anche il nostro a dire il vero, la vera via da perseguire per recuperare lo scatto sottratto ai lavoratori della scuola, quello del 2013.

Chiarimenti ricorso scatto 2013 per recuperare il maltolto

Le richieste di chiarimento da parte dei lavoratori in merito alla possibilità di avviare un’azione legale finalizzata al riconoscimento del diritto al recupero dell’anno 2013, utile ai fini della progressione di carriera, hanno portato alla pubblicazione di un chiarimento da parte dell’organizzazione sindacale nazionale (https://www.flcgil.it/scuola/recupero-scatto-2013-strada-battere-quella-contrattuale.flc).

Tuttavia, il 21 febbraio 2023 è stata pubblicata una sentenza del giudice del lavoro di Marsala, che ha riconosciuto il diritto del lavoratore a vedersi riconosciuto il 2013 per la ricostruzione di carriera. Tale decisione si basa sulla sentenza della Corte costituzionale 178/2015, che avrebbe determinato lo sblocco di tale annualità.

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Tuttavia, dalla semplice lettura della sentenza emessa dalla Corte costituzionale, è possibile evincere che essa si sia limitata a riconoscere la illegittimità della legge nella parte in cui è risultata lesiva del diritto delle organizzazioni sindacali di contrattare; nulla è stato affermato dal giudice di costituzionalità, rispetto al riconoscimento o meno dell’anno 2013. Inoltre, la sentenza n. 178/2015 non ha disposto lo sblocco dell’anno 2013.

Ricorso recupero scatto 2013, il MIM può appellare la sentenza

Pertanto, è probabile che il Ministero possa appellare la decisione del Tribunale di Marsala dinanzi alla Corte di appello di Palermo. Infatti, il giudice del lavoro, stante la espressa previsione legislativa che ha disposto il blocco dell’anno 2013, dovrà probabilmente rimettere la questione alla Corte Costituzionale o alla Corte di Giustizia, che dovranno valutare la legittimità o meno di tale disposizione.

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Per quanto riguarda la prescrizione, non esistono certezze che essa agisca su tale materia. Tuttavia, la diffida può essere utilizzata, sapendo che gli effetti rispetto alla rimozione di una norma di legge sarebbero universali e non solo sui singoli lavoratori. In ogni caso, non esiste alcun termine entro il 28 febbraio 2023, per agire, contrariamente a quanto indicato da alcune sigle sindacali.

Infine, la diffida deve essere inviata al Ministero dell’Istruzione e del Merito e non alle scuole, in quanto il datore di lavoro dei docenti non può che essere il Ministero, come affermato dalla Corte di Cassazione.

Diffida anno 2013

Nota chiarimenti 2013

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