La riduzione dell’affitto è un diritto garantito dalla legge in situazioni specifiche che compromettono l’utilizzo dell’immobile da parte dell’inquilino. Questo diritto si applica in caso di vizi strutturali, difetti degli impianti o limitazioni che rendono inaccessibile parte della proprietà, come lavori di ristrutturazione straordinaria.
Per ottenere la riduzione, l’inquilino deve inviare una richiesta formale al proprietario, preferibilmente tramite raccomandata A/R o PEC, includendo una descrizione dettagliata dei problemi riscontrati e facendo riferimento all’articolo 1584 del Codice Civile. È utile allegare documentazione fotografica o tecnica per supportare la richiesta.
Il diritto alla riduzione del canone è proporzionato al grado di limitazione dell’uso dell’immobile e può essere applicato immediatamente dal momento in cui si verificano i problemi. In caso di mancata risposta o rifiuto da parte del locatore, l’inquilino può rivolgersi a un avvocato o alle associazioni di tutela degli inquilini per ottenere supporto legale.
La riduzione dell’affitto non è una concessione del proprietario, ma un diritto fondamentale che tutela la sicurezza e il benessere degli inquilini.
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