Riforma del sostegno, un’insegnante chiede aiuto ai genitori

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Un’insegnante di sostegno si è affidata a Facebook e ai suoi “utenti” ovvero gli amici che seguono la sua pagina, ma anche ai genitori e alla società civile per metterli in guardia della riforma del sostegno che stanno varando in Parlamento.

Tale riforma si colloca all’interno della legge 107/15 nota ai più come “buona scuola“.

Lo sfogo dell’insegnante di sostegno

Ultime notizie sulla riforma del sostegno: le scuole non potranno più decidere le ore da assegnare al disabile

Mi rivolgo a tutti i miei utenti.

Sono un insegnante prestata al sostegno e da circa 10 anni svolgo il mio lavoro con coscienza formandomi a spese mie. Ho avuto a che fare con colleghe, medici, educatori e assistenti alla comunicazione e non in di meno importanza genitori di bambini disabili, anche molto gravi.

Il mio lavoro non è mai stato facile, mi ha insegnato a guardare avanti, a lottare, a raggiungere traguardi ed avere dubbi, a tornare indietro, a riprendere, a respirare e dire ce la posso fare, ce la devo fare.

Ora si sta discutendo in parlamento un decreto delega, che smonta, riduce e obbliga al vincolo dei dieci anni gli insegnanti di sostegno.

Il bambino avrà un doppio iter per avere il sostegno, non più Diagnosi Funzionale e un gruppo di commissione territoriale che deciderà in seconda battuta se effettivamente avrà bisogno di quelle ore di sostegno o meno.

L’insegnante inoltre non avrà più un bambino, ma più bambini con un orario spezzato.

L’invito finale della docente di sostegno

Ora informatevi, dibattete. Per favore fatelo perché dall’anno prossimo ci sarà un caos a cui nessun genitore, insegnante potrà intervenire.