Il governo Meloni ha annunciato una possibile revisione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), il parametro centrale per l’accesso a bonus e agevolazioni. L’obiettivo dichiarato è rendere il sistema più equo, soprattutto per le famiglie.
Tra le proposte più rilevanti vi è l’esclusione della prima casa dal calcolo patrimoniale. Questo cambiamento, sostenuto dal vicepremier Matteo Salvini, mira a evitare che la proprietà della casa di residenza penalizzi le famiglie, soprattutto quelle con immobili di valore significativo.
Un altro punto cruciale riguarda la “cannibalizzazione” dei bonus. Alcuni benefici, come l’Assegno Unico Universale e il bonus madri lavoratrici, sono già stati esclusi dal calcolo dell’ISEE per consentire l’accesso simultaneo a più agevolazioni. Misure simili potrebbero essere estese ad altri sostegni economici.
Se approvata, la riforma potrebbe entrare in vigore nel 2025, semplificando il sistema e ampliando l’accesso ai bonus per un maggior numero di cittadini. Tuttavia, il dibattito politico resta acceso, soprattutto sull’esclusione totale della prima casa, che non trova ancora consenso unanime.
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