Rinnovo del contratto della scuola e taglio del cuneo fiscale, quali le cifre?
In queste ore sui social e su alcuni siti internet sta girando la notizia che l’aumento dello stipendio derivante dal rinnovo del contratto unito al taglio del cuneo fiscale sarà di 100. Cifra che deriva dalla somma del taglio del cuneo fiscale e da quella del rinnovo del contratto, lo precisiamo ancora.
E’ chiaro che si tratta di una forzatura giornalistica, probabilmente anche sindacale in vista dello sciopero. Forzatura che ha trovato una sponda anche in un’intervista rilasciata dalla ministra Azzolina a Il Messaggero.
In quella intervista la ministra non faceva altro che tradurre in cifre il taglio del cuneo fiscale al personale della scuola. Mediamente, perchè come abbiamo già evidenziato il taglio sarà applicato in base al reddito, ciascun dipendente avrà, dal mese di luglio, 68 Euro nette in più in busta paga. Il taglio complessivo invece è di 100 Euro.
Il taglio del cuneo fiscale non è una conquista del ministro dell’Istruzione, sia ben chiaro, ma di tutto l’Esecutivo. A questo taglio, quando si rinnoverà il contratto, sarà aggiunto l’aumento contrattato con le sigle sindacali.
Quante risorse sono disponibili per il rinnovo del contratto della scuola?
Da quel che risulta alla Redazione, i sindacati conoscono perfettamente le cifre attualmente disponibili, le conosce meno il personale della scuola: le risorse stanziate garantirebbero un aumento di circa 80 Euro lorde che è la base di partenza della contrattazione. Contrattazione che entrerà nel vivo già nei prossimi giorni.
Probabilmente, se al MIUR riusciranno a reperire altre risorse, si potrà arrivare a 100 Euro lorde che tradotte in numeri reali significherebbe un aumento medio di circa 70 Euro. Tuttavia ricordiamo siamo ancora nel campo delle ipotesi.
A questa cifra si sommerà quella derivata dal cuneo fiscale che non è l’aumento dello stipendio, ma solo taglio del cuneo. Noi di InformazioneScuola in tempi non sospetti avevamo già ipotizzato un cifra (per difetto) che a quantro pare si avvicinerà molto a quella reale.
Ricordiamo, tuttavia, che tale aumento comunque riguarderà il contratto già scaduto. Per il prossimo anno la ministra dovrà ottenere altre risorse da destinare al nuovo rinnovo del contratto, ci auguriamo che siano più consistenti delle cifre attuali.