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Firmato il rinnovo del contratto che non piace a nessuno

Rinnovo del contratto: c’è poco da vantarsi

Firmato l’accordo per il rinnovo dei contratti degli statali, ma c’è davvero poco da vantarsi. Gli 85 Euro lorde in realtà saranno poco più di 80 Euro, una mancetta se non una vergogna e un’offesa alla dignità dei lavoratori del pubblico impiego e in particolare della scuola. Un contratto punitivo, lo avevamo definito e così – a nostro modo di vedere – è. A firmare l’accordo sono stati Cgil, Cisl, Uil, Confsal, mentre a diro no: Usb, Cgs e Cisal. I sindacati cosiddetti rappresentativi non hanno tenuto conto della petizione online che li invitava a non siglare il rinnovo, secondo chi scrive tale decisione avrà dei contraccolpi importanti soprattutto nei tesseramenti. Da quel che risulta alla Redazione le disdette sindacali in questi ultimi mesi hanno raggiunto numeri importanti.

Rinnovo del contratto, i dettagli

Pubblichiamo l'infografica dell'ANSA sul rinnovo del contratto degli statali

Come abbiamo già annunciato e come si evince dalla foto ANSA allegata, il nuovo contratto porterà pochi spiccioli in tasca ai dipendenti che non coprono minimamente quanto hanno perso in termini di potere di acquisto dei loro salari fermi al 2009. In passato abbiamo definito tale accordo come una sorta di piramide rovesciata che al netto della vacanza contrattuale e delle trattenute rischia di rivelarsi un’autentica beffa e per di più non è ancora chiaro se si recupera il bonus di 80 Euro per i redditi inferiori ai 24 mila euro. L’ANSA scrive: “Un aumento medio di 85 euro mensili lordi. Questo per il complesso dei dipendenti delle funzioni centrali, ovvero dipendenti dei ministeri, della agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici (247 mila ‘teste’). Si va da un minimo di 63 euro a un massimo di 117 ma grazie a un’extra (21-25 euro mensili) da riconoscere alle fasce retributive più basse, almeno per dieci mensilità, l’adeguamento risulterà di almeno 84 euro per tutti. Le amministrazioni più ricche potranno contare su un plus (dai 9 a i 14,5 euro a testa) nel salario accessorio. Le tranche di rialzi andranno a regime da marzo. Attesa anche l’una tantum con gli arretrati da 545 euro”.

Rinnovo dei contratti e maggiore potere ai sindacati

Il rinnovo del contratto porta con sé anche una novità importante che riguarda il “potere sindacale”. In questi anni i coiddetti rappresentativi hanno perso molti consensi a favore dei sindacati di base e dei promotori dei ricorsi al punto da intraprendere loro stessi azioni legali per evitare ulteriori emorragie di iscritti. Ebbene il rinnovo porta alcuni “privilegi” infatti le OO.SS non saranno solo informati dall’amministrazione così come accade oggi, ma saranno invitati ad un confronto preventivo nelle materie relative all’orario di lavoro e alla sua organizzazione compresi i bonus di eccellenza.

Novità anche per i contratti dei precari che potranno durare al massimo 4 anni, un anno in più. Bisognerà però capire cosa accadrà al comma della legge 107/15 che impone ai dirigenti di non stiupulare contratti a quei docenti che abbiano raggiunto i 36 mesi di servizio, tale modifica si rende necessario altrimenti molti precari della scuola finiranno per non lavorare più. Si tratta dell’ennesima vergogna italiana che anziché assumerli in ruolo così come impone l’Europa si decide la non assunzione.

Assenze ingiustificate, pugno duro nel rinnovo del contratto

Un altro aspetto introdotto dal contratto che riguarda l’aspetto punitivo è il seguente: chi si assenta in continuità alle giornate festive, vale a dire il venerdì o il lunedì successivo, oppurer in coda ad un ponte e non fornisce giustificazione rimarrà senza stipendio.Lo stesso vale per le assenze di massa, malattie durante le feste comandate eccetera. Arrivano sanzioni anche per i molestatori, anche qui occorre capire cosa significa molestare se un semplice complimento o un’antipatia fra colleghi si possa poi configurare come molestia, insomma viene alzato un muro fra i colleghi al punto da rendere il luogo di lavoro una sorta di luogo freddo ed estremamente rigido. Il contratto – e ci sembra giusto – introduce lo stop ai regali, sarà licenziato chi accetta o chiede regali dal valore di 150 Euro in sù.

Rinnovo del contratto e legge 104/92

Arriva anche il pugno duro contro gli abusi della legge 104/92, scrive l’ANSA: “Di norma i permessi previsti dalla legge sulla disabilità andranno inseriti in una programmazione mensile e solo in caso di “documentata necessità” la domanda potrà essere presentata nelle 24 ore precedenti. Intanto le tutele previste per le terapie salvavita vengono estese anche ai giorni di assenza dovuti agli effetti collaterali dei trattamenti (con un limite temporale di 4 mesi). Arrivano inoltre i permessi ad hoc per viste specialistiche.
Questi sono alcuni degli aspetti che saranno introdotti dal nuovo contratto e che riguardano più da vicino la scuola. Ricordiamo che inoltre che ogni comparto usufruirà poi della contrattazione periferica, qui assumeranno un ruolo importante le RSU, dunque quando votate i rappresentanti assicuratevi che siano capaci e in grado di rappresentarvi. La raccomandazione è di non votare la simpatia o la sigla che magari vi ha vincolati con eventuali ricorsi o favori personali, votate persona capaci ed integerrime che abbiano a cuore la scuola e i lavoratori e non chi mira a posizioni personali o sindacali. Da loro dipenderà l’organizzazione lavorativa nella quale sarete catapultati.

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