La proposta di legge 1413/2025, avanzata dalla senatrice Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia), introduce un’importante novità per il comparto scuola: il riscatto agevolato degli anni universitari. L’iniziativa, sostenuta da una petizione popolare con oltre 120.000 firme promossa dal sindacato Anief, mira a contrastare il burnout tra gli insegnanti e a favorire l’uscita anticipata dal servizio.
Il cuore della riforma consiste in un’aliquota contributiva ridotta al 5%, che abbatterebbe i costi del riscatto della laurea da oltre 30.000 euro a soli 4.500 euro per un percorso quinquennale. Grazie a questa misura, il personale scolastico potrebbe accedere alla pensione a 61 anni senza subire penalizzazioni economiche.
Attualmente, il disegno di legge è in attesa di calendarizzazione in Commissione. Le audizioni con sindacati e associazioni saranno fondamentali per affinare il testo e garantirne l’efficacia. Se approvata, la riforma rappresenterebbe una svolta significativa nel riconoscimento del valore formativo degli anni universitari, offrendo nuove opportunità previdenziali per gli operatori del settore dell’istruzione e della ricerca.
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