HomeComunicato StampaS.B.C - NO agli esami di Stato, SI ai cantieri a giugno

S.B.C – NO agli esami di Stato, SI ai cantieri a giugno

A giugno nella scuola non dovevano partire gli esami di Stato in presenza, bensì i cantieri per rendere sicuri gli edifici scolastici, riadattare quelli in disuso e costruirne di nuovi in prefabbricato.
Sarebbe ripartita la filiera dell’edilizia e si sarebbe costruita una nuova scuola, anche approfittando dell’ecobonus. Questo è noto ed é per noi di Scuola Bene Comune l’unico modo serio per ripartire a settembre in sicurezza, più aule per classi meno numerose e con più insegnanti in special modo nella scuola dell’infanzia, nelle prime due classi della secondaria di secondo grado. Classi con numero massimo di 15 alunni.
Invece si fanno gli esami di Stato in presenza senza alcun motivo, rischiando di accendere nuovi focolai, presentati come prova generale per il rientro a settembre.
Per non parlare di un protocollo di sicurezza che esonera da responsabilità l’amministrazione per scaricarla sul personale, una autodichiarazione sullo stato di salute non prevista dal DPR 445/2000 e che potrà mettere in Tilt l’esame. Se esso si farà li si potrà fare solo per il senso di responsabilità di Docenti e Ata che metteranno a rischio per oltre due settimane la loro salute, quella dei loro familiari anziani e di tutti i cittadini.
Ma ha senso una prova generale come questa quando ancora si è ricostruito il teatro.
Assurda poi la retorica con cui la Ministra ha giustificato l’esame in presenza che è quella dello scrittore Giordano sul Corsea di un mese fa, é passata dal rito d’ iniziazione, ai suoi ricordi personali di studentessa liceale a Siracusa a Notte prima degli esami, dall’ antropologia, alle canzonette, passando per l’amarcord.
I tempi sono cambiati e gli studenti sanno dare per fortuna un giusto valore alle cose, oggi il vero rito di iniziazione si è spostato molto in avanti ed è l’indipendenza economica con il conseguente distacco dalla famiglia.
La Ministra ora si prenda tutta la responsabilità politica per un esame in presenza mentre poteva essere svolto un esame on line in assoluta sicurezza. Ma credo che per come ha gestito la fase 1 e 2, senza ascoltare nessuno se noni suoi consulenti ministeriali, per la scuola sia diventata ormai una presenza ingombrante per il Governo Conte 2.

Libero Tassella S.B.C.

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