Si avvicina il giorno dello sciopero ( domani 12 dicembre ) e aumentano il numero delle scuse degli insegnanti che non scioperano: lo sciopero è inutile, non regalo i miei soldi allo Stato, non faccio lo sciopero per fare un piacere al Sig. Landini, il nostro stipendio non ci permette di fare uno sciopero, se lo sciopero è un diritto dovrebbe essere senza la trattenuta, ci dovrebbe essere una trattenuta simbolica di soli 5 euro, lo sciopero nella scuola non crea disservizi, lo sciopero è superato ormai, si dovrebbe fare ben altro, lo sciopero di un solo giorno è inutile, si dovrebbe fare lo sciopero di un mese ma non si può fare per colpa dei sindacati che hanno firmato la regolamentazione degli scioperi, nella mia scuola nessuno fa sciopero sarei io sola a scioperare, non sciopero per non creare problemi alla scuola e ai genitori, il giorno dello sciopero avevo fissato un compito in classe, potrei continuare ma ne ho sentito a migliaia di scuse per non scioperare, come quella che sotto Natale ci sono molti impegni come le prove dello spettacolo di Natale, non di può fare uno sciopero sempre di venerdì.
La verità è che l’insegnante è ormai un soggetto del tutto passivo ed indifferente, non si interessa ai suoi contratti e alle retribuzioni perché quello percepito a fine mese nella maggior parte dei cadi è solo una parte del complessivo reddito familiare, al suo si aggiunge quello del marito o della moglie.
Domani sarà una sparuta minoranza che sciopererà nella scuola, in pratica sempre gli stessi e saranno visti come degli ingenui, dei fessacchiotti dai non scioperanti che si ritengono furbi e avveduti ma sono solo degli ignavi che inconsapevolmente si stanno avvicinando all’orlo di un precipizio. Contenti loro, contenti tutti ovviamente quello che sarà più contento sarà proprio il governo.
Libero Tassella SBC
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